In occasione della sua 50° edizione il concorso letterario Leone di Muggia, promosso dall’Università Popolare di Trieste e dal Comune di Muggia, con il Patrocinio della Provincia di Trieste, è stato esteso a tutto il territorio nazionale. Il numero dei lavori presentati rispecchia nel modo più eloquente il successo che ha accolto questa innovazione: sono giunte alla giuria ben 280 raccolte di poesia e circa 180 racconti.
Scorrendo l’elenco dei premiati si ha l’immediata percezione di una geografia che copre tutta l’Italia: dall’Aquila a Salerno, da Genova a Foggia, da Pordenone a Trieste. A questa molteplicità di voci e di luoghi, si aggiunge una molteplicità di stili, di temi, di forme espressive. I giurati (proff. Maria Luisa Chiriacò, Fabio Finotti, Daniela Picamus, Enzo Santese e Irene Visintini) hanno avuto l’impressione qualche volta di attraversare tutta la storia della letteratura del Novecento. Non è dunque vero quello che molti maligni dicono: e cioè che nessuno legge più, soprattutto quelli che scrivono. Molti dei lavori arrivati per il premio dimostrano invece una ricca formazione letteraria e una raffinata capacità di giocare con la tradizione: non per ripeterla, ma per rinnovarla e farne sentire gli echi all’interno di una musica nuova. La qualità del premio si è dunque confermata sul piano della qualità oltre che della quantità.